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Problemi di socializzazione in adolescenza: quali sono e cosa fare

L’amicizia e il gruppo dei pari sono fondamentali durante l’adolescenza, rappresentano una fonte di stimoli indispensabile per crescere. Proprio per questo, quando vediamo che un adolescente ha problemi di socializzazione e mostra difficoltà e disagio a stare con i coetanei e con gli adulti, ci preoccupiamo e ci chiediamo cosa stia succedendo.

È per questo che Monica (nome di fantasia) si è rivolta a me: suo figlio Michele, 14 anni, da un po’ di mesi passa molto tempo in camera sua e non sembra interessato a frequentare gli amici. Ha provato a chiedergli cosa succede, ma lui non vuole parlarne. È una situazione molto frustrante per lei, che ha provato anche ad insistere fino a litigare con Michele, che si è chiuso ancora di più nei suoi confronti.

Per un genitore può essere molto difficile sostenere questa situazione, perché sente il dovere di fare qualcosa di concreto per aiutare il figlio. Spesso, però, questi tentativi peggiorano le cose non solo al figlio, ma anche al genitore, che può vivere un forte senso di frustrazione per non sapere cosa fare.

Se pensi di trovarti in una situazione simile, leggi questo articolo. Scoprirai come riconoscere un problema di socializzazione, quando preoccuparsi e come intervenire per aiutare tuo figlio.

Quali sono i problemi di socializzazione e quando preoccuparsi?

I problemi di socializzazione in adolescenza possono assumere molte forme diverse, tra le più comuni troviamo:

  1. Timidezza in diverse situazioni sociali. Sono adolescenti che appaiono timidi, riservati e hanno difficoltà ad avvicinarsi agli altri. Spesso appaiono un po’ goffi e impacciati;
  2. Ansia sociale, ossia una forte paura di essere giudicati o rifiutati dagli altri;
  3. Difficoltà a legarsi agli altri e a sviluppare relazioni positive con i coetanei;
  4. Bullismo, sia come vittime ma anche come bulli, che possono comportarsi in modo violento perché desiderano avere relazioni con gli altri, ma hanno difficoltà a comportarsi in modo adeguato;
  5. Isolamento sociale. Alcuni adolescenti possono sentirsi isolati, soli, senza amici o relazioni significative. Spesso preferiscono stringere amicizie o relazioni online;
  6. Problemi di autostima. Parliamo di adolescenti che si comportano in modo goffo e impacciato con adulti e coetanei, o tendono a ridurre le situazioni sociali.
  7. Difficoltà a comunicare in modo efficace con gli altri, ad esempio a causa di problemi di linguaggio o di problemi di comprensione sociale.

Come ho già spiegato in un articolo (clicca qui per leggerlo), l’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti, e bisogna stare attenti a non confondere una difficoltà momentanea con un problema più strutturato.

Per esempio, mi è capitato di incontrare genitori preoccupati perché i figli non riescono ad integrarsi in classe. Più avanti, magari, scopro che si trovano al primo anno di scuole superiori: ci può stare, può volerci del tempo per ambientarsi!

Il consiglio che do sempre è di non allarmarsi alle prime avvisaglie, di monitorare la situazione per qualche settimana per vedere se si tratta di una normale difficoltà di adattamento ad una nuova situazione. Un cambiamento a scuola, nelle amicizie o in una relazione importante, può richiedere tempo per essere metabolizzato.

Ma se il tempo passa e non cambia nulla – o peggio, le cose peggiorano?

Mio figlio non socializza: quando intervenire e 5 errori da evitare

Come genitore dovresti intervenire se:

  • Il problema persiste da diverso tempo, ad esempio 1-2 mesi;
  • Tuo figlio/tua figlia mostra sempre più disagio o malessere in tutte o alcune situazioni sociali;
  • Ti sembra che non voglia fare nulla per risolvere.

Ma come puoi aiutare? Potresti farlo in tanti modi, molto dipende dalla situazione. Comunque, ci sono alcuni errori da evitare:

  1. Non forzare la situazione. Evita di proporre continuamente sport, insistere a portarlo alle feste o di organizzare incontri con coetanei con l’aiuto di altre mamme. Forzare la situazione potrebbe peggiorare le cose e aumentare il senso di solitudine;
  2. Non giudicare per la sua difficoltà a socializzare, magari accusando di “darsi una svegliata”. Non si tratta di una difficoltà a comprendere qualcosa, ma a gestire le proprie emozioni. Quindi, cerca di capire le sue preoccupazioni e i suoi timori. Il “semplice” ascolto, spesso, può aiutare a chiarire il problema e a trovare una soluzione semplice;
  3. Non cercare di risolvere i problemi al suo posto. Lo so, può sembrare un controsenso perché tu invece vorresti fare qualcosa. Ma ascoltando i suoi problemi e incoraggiando a trovare una soluzione da solo, aumenterà la sua capacità di affrontare più facilmente problemi simili in futuro;
  4. Non ignorare o sottovalutare il problema. Magari può sembrarti una cosa da niente, ma molte persone, anche adulti, possono avere problemi di socializzazione. Prendere il problema sul serio e fare qualcosa per affrontarlo è il primo passo per risolverlo, evitando che si ripresenti in futuro;
  5. Non essere troppo protettivi. Incoraggia tuo figlio o tua figlia a prendere delle iniziative e a sviluppare la sua indipendenza. In questo modo non solo spingerai ad allenare le sue abilità sociali per prove ed errori, ma gli insegnerai che è normale sbagliare e sentirsi rifiutati da alcune persone. Molti adolescenti sono convinti di dover piacere a tutti, motivo per cui si bloccano con gli altri. Incoraggiarli a rischiare è un modo utile per sbloccarsi ed abbandonare idee limitanti a riguardo.

Risolvere un problema di socializzazione in una sola seduta

Se hai provato a seguire i consigli sopra ma non noti differenze, puoi contattarmi per una Seduta Singola. Si tratta di un metodo di lavoro che, a differenza di una seduta normale, mira a risolvere un problema in tempi brevi, spesso già in una sola seduta.

La Seduta Singola è adatta anche per i problemi di socializzazione. Per esempio, può esserti utile per:

  • Capire come puoi aiutare tuo figlio a risolvere un problema di ansia sociale, timidezza o di comunicazione, senza forzare la situazione o insistere;
  • Imparare strategie e tecniche per ascoltare i tuoi figli e incoraggiarli a trovare una soluzione;
  • Comprendere come puoi incoraggiare i tuoi figli a prendere iniziative ed essere indipendenti.

Con la Seduta Singola puoi risolvere un problema di socializzazione in poco tempo: spesso può bastare un solo incontro.

Se vuoi saperne di più, in un articolo che ho scritto cliccando qui.

Per prenotare una seduta o scoprire se fa al caso tuo, contattami con uno dei pulsanti in basso:

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