Un importante rapporto dell’ISTAT di fine 2022 ha rivelato che è raddoppiato lo scarso benessere mentale negli adolescenti, che indica un aumento dei problemi psicologici.
Di fronte a numeri così rilevanti viene da chiedersi quanto è importante comprendere questi aspetti, che importanza attribuire alla salute mentale dei propri figli e come capire, in sostanza, quando essi abbiano bisogno di un supporto psicologico.
L’adolescenza porta con sé enormi cambiamenti, sia ormonali, sia fisici, sia emotivi. Che si riflettono nelle scelte dell’individuo e nella sua dimensione sociale.
Il comportamento e l’umore ne sono influenzati in modo evidente. Ma se da un lato la turbolenza emotiva tipica dell’adolescente può e deve essere tollerata e compresa, è importante distinguere tra le normali fluttuazioni e i segnali di problemi psicologici più seri.
I segnali d’allarme da non sottovalutare
Ho già parlato della crisi adolescenziale come di una manifestazione tipica. L’adolescente che si sente solo contro il mondo, poco compreso, che assume atteggiamenti ribelli.
È una fase di transizione nella quale siamo passati tutti e, con le dovute differenze, riguarda sia i ragazzi, sia le ragazze.
Si tratta di una reazione alla nuova visione del mondo allargata, che deriva inevitabilmente dai cambiamenti importanti attivati dalla pubertà. Si cresce in altezza, si guadagnano i tratti tipici del genere, si conoscono nuove persone e si prendono in carico nuove responsabilità.
Lo smarrimento e la confusione, miste ad eccitazione e voglia di allargare i confini sono normalissimi. Per questo invito sempre i genitori a valutare con pazienza alcuni aspetti di questa fase esponenziale di crescita.
Ma nel caso dei problemi psicologici e della salute mentale c’è poco da sottovalutare. E alcuni segnali d’allarme devono indurre i genitori a rivolgersi allo psicologo.
- C’è il fenomeno del ritiro sociale, spesso interpretato come “voglia di far niente”. In realtà potrebbero evitare qualcosa o qualcuno che è fonte di disturbo.
- Abbandonano gli hobby e le attività che prima piacevano tanto, mostrando poca voglia di partecipare. L’adolescente viene considerato perciò pigro, ma è piuttosto il contrario (non fa nulla e diventa pigro).
- Sembra sempre in lotta con il mondo: grossi sbalzi d’umore, risponde male o non risponde affatto.
- Inizia a frequentare compagnie del tutto diverse da quelle precedenti, per orari, abitudini, modi di vestire, gusti e interessi.
Cambiamenti nell’appetito e nel sonno
Gli adolescenti tendono ad essere molto attivi, soprattutto i ragazzi. Ma le ragazze non sono da meno, anzi! Le attività sportive, di norma, servono da valvola di sfogo.
Per cui è preoccupante se, di punto in bianco, i ritmi del sonno e del riposo non vanno più d’accordo con le attività giornaliere. Magari possiamo notare un’eccessiva pigrizia, l’appetito manca oppure si assiste all’insorgere di abitudini alimentari fuori controllo.
Dal momento che molte delle nostre azioni sono controllate da processi abitudinari, bisogna fare attenzione che non si cementino delle pessime abitudini.
Anche se ora è meno diffuso il problema, fino a dieci – quindici anni fa l’adolescenza era il periodo in cui si cominciava a fumare.
E naturalmente è il periodo in cui si possono sperimentare le prime droghe, iniziare a bere alcol e provare nuovi trend diffusi nella rete e nei social in particolare.
Arrivano i brutti voti
Se uno studente va male a scuola, arriva il momento in cui, prima o poi, deve tirarsi su le maniche e impegnarsi per rimediare ai brutti voti.
Ma uno studente regolare, che prende sempre buoni voti, o comunque non va male, fa dell’abitudine allo studio il suo punto di forza.
Se questa abitudine viene minata da problemi psicologici, allora diventa un problema.
Anche le assenze continue da scuola, per un motivo o per l’altro, possono essere la spia di un disagio più profondo, di un problema con una persona o con un ambiente. Parliamo di situazioni che si possono risolvere con il supporto psicologico.
Se tua figlia ha sempre preso voti buoni e all’improvviso appare stanca, svogliata e va male nel rendimento scolastico, c’è qualcosa che non va e che merita di essere indagato.
Assunzione di comportamenti a rischio
Nella fase adolescenziale inizia una fase di formazione e rafforzamento della propria personalità, un periodo ricco di novità e sperimentazioni.
Tuttavia, un adolescente che cambia radicalmente, a 360 gradi, il proprio comportamento, merita un’attenzione particolare. Per esempio, se passa da una fase di completo ritiro sociale a una di uscite molto frequenti, nuove compagnie, con annesse sperimentazioni di sostanze o divertimenti che prima nemmeno immaginava, bisogna preoccuparsi.
La mancanza di equilibrio e di un cambiamento improvviso può indicare problemi psicologici sottostanti che meritano di essere affrontati.
I problemi psicologici tipici degli adolescenti, che meritano attenzione
La scuola e la famiglia sono elementi di pressione psicologica. Il rendimento scolastico è visto come un impegno da onorare, soprattutto in alcuni ambienti con altissime aspettative. A nessun genitore piace che il figlio o la figlia vadano male a scuola e si impegnano in tutte le direzioni, incluso l’aumento delle responsabilità a carico dell’adolescente.
Va detto che ci siamo passati tutti. Comunque, il rendimento scolastico, come detto sopra è fonte di ansia e stress.
Può essere gestito male proprio a causa di un’eccessiva preoccupazione generata da genitori ugualmente ansiosi, che si sentono in competizione con altri genitori.
Quest’ansia può essere ulteriormente alimentata se l’adolescente svolge attività extracurriculari come lo sport, l’arte, la recitazione e così via.
Responsabilizzare non corrisponde a sovraccaricare di responsabilità, ma a far capire che le proprie azioni hanno delle conseguenze, e bisogna imparare a gestirle.
Ma la parola chiave qui è “imparare”. E bisogna accettare che l’adolescente impari, con tutte le conseguenze del caso – quindi anche attraverso gli errori.
Uso dei social e problemi psicologici negli adolescenti
I problemi di autostima e di identità sono notevolmente aumentati con l’onnipresenza della rete e in particolare dei social media.
I social media sono una “piazza” dove si può assistere all’esibizione di altri adolescenti. Ci può essere un desiderio di emulazione, di essere come l’idolo di turno che posta video su Tik Tok o Instagram.
Il rovescio della medaglia è sentirsi fortemente sminuiti dal confronto costante, spesso basato su elementi di apparenza e non di sostanza.
In conclusione
Occorre guardare sia alle conseguenze, più manifeste, sia alle possibili cause.
Un brutto voto viene spesso interpretato come la conseguenza di una scarsa applicazione, ma può essere l’inizio di un’ansia e di uno stress che poi saranno difficili da controllare.
Lo psicologo può aiutare a inquadrare bene il problema, tappando eventuali falle, per impedire che la perdita produca danni peggiori. Soprattutto in contesti familiari più fluidi, come in quelli dove i genitori sono separati o si stanno separando, oppure in caso di conflitti familiari.
Come psicologo ho spesso a che fare con queste problematiche, e posso aiutarti fin da subito a risolverle.