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Colloquio con l’insegnante: come affrontarlo al meglio

Hai un colloquio con l’insegnante e vorresti sfruttarlo al meglio?

Magari sei stata convocata per un motivo preciso, oppure l’hai richiesto tu stessa: in ogni caso, i colloqui con gli insegnanti sono delle importanti occasioni di confronto che possono favorire il successo scolastico di tuo figlio.

Proprio come ogni relazione che si rispetti, anche in questo caso è utile fare attenzione ad alcuni aspetti che possono facilitare la comunicazione e la creazione di un’intesa comune, fattori che possono fare la differenza tra un cattivo e un buon anno scolastico.

Com’è cambiato il rapporto tra genitore e insegnante

Negli ultimi anni si assiste ad un periodo di forti cambiamenti nei rapporti tra genitori e insegnanti, spesso in senso peggiorativo. Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nel 2023 si contano 5 episodi di violenza al mese nei confronti degli insegnanti, nella metà dei casi da parte dei genitori.

Inoltre, già nel 2018, in un articolo de “La Stampa”, veniva denunciato il fenomeno dei genitori violenti e la perdita di autorevolezza degli insegnanti, spesso sopraffatti dalle esigenze delle famiglie.

Questi segnali indicano che è necessario ricercare un nuovo equilibrio nella collaborazione reciproca tra genitori e docenti, che va costruita nel tempo grazie a momenti di confronto per sostenere l’andamento scolastico degli studenti.

insegnante e genitore durante un colloquio

E spesso, questi momenti sono proprio i colloqui tra genitori e docenti.

Ma come si affronta al meglio un colloquio con l’insegnante?

Come prepararsi al colloquio con l’insegnante

Assumi l’atteggiamento giusto

Innanzitutto, è fondamentale avere chiaro lo scopo dell’incontro. Puoi iniziare col chiederti:

Perché sto per incontrare l’insegnante?

I motivi di un colloquio possono essere diversi, ad esempio:

  • Problemi di apprendimento;
  • Problemi di comportamento in classe;
  • Un aggiornamento generale sull’andamento scolastico.

In generale, ricorda che non si tratta di difendere tuo figlio in caso di brutti voti o cattive condotte, ma di confrontarsi e collaborare per migliorare il suo andamento scolastico.

Parla con tuo figlio

Prenditi del tempo per parlare con tuo figlio del colloquio imminente, per comprendere il suo punto di vista sulla situazione. In pratica, potresti iniziare chiedendogli:

Cosa dovrei sapere prima di incontrare il professore?

Usa un tono calmo e se noti segnali di ansia, non farglieli notare. Semplicemente, ascolta con interesse cos’ha da dire, senza insistere troppo.

Mantieni un atteggiamento aperto e accogliente, evitando accuse o rimproveri. Se senti che stai per arrabbiarti, chiediti: “In che modo, arrabbiandomi, aiuterò mio figlio?”.

Questi accorgimenti favoriranno la comunicazione con tuo figlio e gli trasmetterai l’idea di prenderti cura di lui, senza assumere il ruolo di “carabiniere della situazione”.

Prepara i punti da affrontare

Se la situazione ti sembra complessa e temi di dimenticare qualche aspetto, scrivi una lista di domande e argomenti da porre all’insegnante.

Alcune domande utili potrebbero essere:

  • Come si comporta in classe mio figlio?
  • Mio figlio rispetta le regole e gli insegnanti?
  • Come deve studiare mio figlio?
  • Come posso aiutare mio figlio a studiare?
  • Come può aiutarlo il tutor delle ripetizioni?

6 consigli per un buon colloquio con l’insegnante

  1. Ricorda di assumere l’atteggiamento giusto. Un modo semplice è quello di pensare, poco prima di salutare il docente: “Se collaboriamo, sarà un buon anno scolastico”;
  2. Ascolta cos’ha da dire l’insegnante, senza interrompere;
  3. Fai domande e osservazioni in modo calmo;
  4. Evita le accuse e punta a collaborare. Ad esempio, anziché dire:

“Lei assegna troppi compiti a mio figlio, studia fino a tardi!”

usa un atteggiamento più morbido come:

Mi sono accorta che mio figlio fatica a studiare, lo vedo molto stanco e temo che la situazione possa peggiorare. Come possiamo aiutarlo?

  1. Chiedi consigli all’insegnante, ad esempio: “Come posso aiutare mio figlio a studiare?“. In questo modo, non solo comunicherai al docente che è una persona competente, ma ti aiuterà anche a capire il suo metodo di lavoro (tutti aspetti che facilitano la collaborazione);
  2. Mostrati collaborativa. Ad esempio, proponi contatti con il tutor delle ripetizioni o altri professionisti che lavorano con tuo figlio – si lavora meglio quando si condividono gli stessi obiettivi

BONUS: Concorda un obiettivo a breve termine con l’insegnante

Verso la fine dell’incontro, chiedi qualcosa come:

Come posso aiutare mio figlio nei prossimi giorni?

Chiedere indicazioni pratiche e chiare, infatti, rende più facile migliorare la situazione da subito, e quindi il rendimento scolastico di tuo figlio.

insegnante e genitore si salutano a fine colloquio

Cosa fare dopo il colloquio con l’insegnante

È importante informare brevemente tuo figlio su com’è andato il colloquio, facendo attenzione a:

  • Evidenziare ciò che è emerso di positivo – insomma, fagli i complimenti!;
  • Suggerire come migliorare, ad esempio: “Dovresti fare più domande al professore, se ti accorgi che qualcosa non ti è chiaro”;
  • Non accusarlo con tono rabbioso, ma chiedere chiarimenti sugli aspetti negativi. Ad esempio: “Mi spieghi meglio cos’è successo l’altro giorno in classe, durante l’ora di storia?”
  • Evitare commenti negativi sull’insegnante, per non favorire comportamenti irrispettosi nei suoi confronti.

Se tuo figlio sta attraversando un periodo difficile a scuola, potrebbe dipendere da diversi fattori. Come ho già scritto in precedenza, è importante riconoscere segnali di malessere e chiedere aiuto.

Uno psicologo può aiutarti a risolvere il problema e gestire al meglio le relazioni con tuo figlio e i docenti. Non ci vuole molto tempo: attraverso il metodo della Seduta Singola, puoi ottenere risultati concreti in poco tempo – spesso in un’unica seduta. Per saperne di più, clicca il pulsante in basso.

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